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Lo sconto si fa via sms

Innovazione per i giovani coreani

Dalla Corea del Sud una nuova notizia che mostra come nel paese si stia ormai verificando la morte del coupon di sconto in formato cartaceo.
Nuova sconfitta così per la carta che da tempo cerca di resistere contro la tecnologia.
Dopo la resa dei quotidiani, ora la resa del coupon di sconto.
Consapevoli della grande abilità dei giovani abitanti della Corea del Sud, i servizi di telefonia mobile del paese hanno deciso di permettere ai commercianti di inviare coupon di sconto per
numerosi prodotti, via cellulare.
Gli utenti potranno ricevere così il buono via sms e recarsi nel negozio per ottenere lo sconto.
Una volta arrivati alla cassa, i sud-coreani, non dovranno presentare il classico coupon cartaceo per ottenere lo sconto, ma mostrare all’addetto lo schermo del proprio telefonino e in particolare l’sms che contiene il codice a barre.
Il codice viene scannerizzato dal commerciante così come avveniva in passato per il tagliando cartaceo.
Sono già sei anni che le aziende sud-coreane inviano sms di questo genere, ma è solo negli ultimi mesi che questa tendenza ha riscosso successo nei consumatori e in particolare tra i giovani ventenni.

fonte: datamanager.it

Dove va la pubblicità on line?

Ampie sinergie tra media tradizionali e la comunicazione online.

Da più parti si osserva – non senza un po’ di preoccupazione – come la società stia usando una minima parte del potenziale di informazioni che la rete potrebbe generare.
“Pare proprio – è stato osservato da esperti del settore – che passare da una attitudine gerarchica e passiva nei confronti dei media ad un atteggiamento attivo non sia uno sforzo da poco”.
“Se ne uscirà – se se ne uscirà – soltanto sviluppando una relazione simbiotica tra media tradizionali e nuovo media”. Tutto ciò non senza notevoli riflessi anche per quanto riguarda la pubblicità.
D’altra parte il fenomeno è tutt’altro che nuovo.
Quando sono sorte le televisioni private sono stati i grandi editori (Rizzoli, Rusconi, Mondadori) che hanno creato i primi network. Network che, tuttavia, per essere stati realizzati attenendosi agli schemi dell’editoria e dell’informazione tradizionale non hanno certo imboccato la via del successo. Abituati a tenere rigorosamente distinte le due attività di venditori di notizie da una parte e di spazi pubblicitari dall’altra non si resero conto che questa nuova realtà (determinata dalla liberalizzazione del mercato della pubblicità televisiva) comportava la necessità di un marketing certamente più complesso ma comunque più moderno ma soprattutto più aperto.
Quegli editori faticarono, evidentemente, a capire quanto diventava importante ed essenziale il ruolo della pubblicità non più considerata una attività secondaria (lo spazio da essa occupato veniva definito nelle redazioni come “l’ingombro pubblicitario”) bensì un elemento determinante per il successo dell’impresa editoriale.
Accadrà lo stesso per i “media” on line?
In un Paese come il nostro dove il culto del “brand”, la mitologia della quantificazione, la tendenza alla concentrazione di pochi “media” nelle pianificazioni non disgiunto dal grandissimo numero di portali, siti, blog o altro, accadrà ancora una volta che da una parte molti di questi organi di informazione si vedranno esclusi dalle campagne pubblicitarie?
A questi strumenti di comunicazione resterà come risorsa tutto ciò che si può acquisire soltanto in virtù di attività di tentata vendita, dell’impegno di volenterosi, attivi venditori di spazio?
Due mondi diversi. Da una parte una modesta frangia del nostro mondo imprenditoriale che investe tanto (forse anche più del dovuto) su costosi “media” affollati di spot o di annunci, dall’altra tutta un altro settore che “spende” (più che investire) in una forma di comunicazione più intuitiva che manageriale.
Si potrà realizzare – la domanda merita di essere ripetuta – una relazione simbiotica tra media tradizionali e nuovi media?
Corre voce che gli investimenti pubblicitari on line conseguono di anno in atto significativi incrementi. Ma non si dice sempre da quali valori si parta. Non si sottolinea che i costi unitari per la pubblicità on line sono ancora piuttosto contenuti. Che solo 5,5 milioni di navigatori italiani si misurano con l’e-commerce e adoperano più media. Che i media on line sono tanti, tantissimi.
Molti non sono conosciuti. E la maggior parte di questi (ricadendo nell’errore fatto da molti nostri mezzi di comunicazione) non ritengono proprio necessario farsi conoscere attraverso adeguate forme di comunicazione. E una di queste azioni promozionali potrebbe proprio essere favorita (almeno quando il sito è espressione di un gruppo editoriale) da una mutua promozione sinergica: uno cita l’altro.
Molti “brand” nascono più che altro dal “passaparola”.
Ma forse qualcosa comincia a muoversi.
Da qualche tempo sulle televisioni nazionali si vede uno spot dove ha inizio una vicenda realizzata in modo tale per cui chi vuole soddisfare la curiosità di conoscerne l’epilogo deve accendere il suo computer e seguirlo nel sito dell’inserzionista.
Il “Corriere della Sera” dedica poco più di una mezza colonna nella quale pubblica una domanda, finalizzata a realizzare un sondaggio.
Al quesito i lettori possono rispondere cliccando sul sito on line del quotidiano. Il giorno i risultati dell’analisi vengono pubblicati sul supporto cartaceo.
Un settimanale di provincia pubblica in ogni numero un cruciverba. Le soluzioni si possono trovare la settimana successiva sul sito del periodico stesso.
Un quotidiano economico finanziario pubblica ogni giorno una manchette nella quale è indicato un numero (una password) che cambia di giorno in giorno. Il lettore, che ha comperato quel giorno quel giornale, può accederne al sito con la possibilità di fruire della lettura di altri 3 articoli di approfondimento di altrettanti problemi trattati in quell’organo di informazione.
Una modalità per allargare sempre più la cerchia dei navigatori che accedono al sito, di rendere sempre più famoso il nome dell’edizione on line. Una opportunità per fidelizzare il lettore a navigare sul sito dove potrà trovare sviluppati “servizi” relativi all’economia, alla finanza, al lavoro, alla cronaca locale, al turismo, alla stessa pubblicità, anche con una serie di directory più specifiche e quindi
più utili. Directory, per il cui continuo aggiornamento sarà necessario un costante contatto con le varie attività in esse contemplate.
In fondo dalla pubblicità on line le aziende contano di poter soddisfare il bisogno di un continuo contatto con la propria clientela.
Forse varrà la pena che questa necessità la sentano per prima i “media”.
Siano essi tradizionali o no.

fonte: sabatoseraonline.it

Tango Telecom Unveils SMS Advertising Solution

Tango Telecom, the provider of advanced messaging and real-time charging solutions announced the launch of iAX SMS Advertising. This iAX SMS Advertising is designed to deliver targeted and relevant SMS advertising to mobile subscribers in a variety of ways such as via peer to peer messaging or inserted in sponsored SMS delivery reports.

The solution also provides detailed reporting and tracking for operators and advertisers as well as advanced opt-in and opt-out functionality for subscribers.

According to Richard Choi, VP of Sales and Marketing at Tango Telecom, by implementing the SMS advertising solution, operators are guaranteed a quick and cost-effective way to reap the benefits of SMS Advertising. “However it is essential that subscribers receive real benefits from the proposed SMS Advertising and do not see it as SPAM,” said Choi.

fonte: sda-asia.com

Internet, oggi il primo IAB forum 2008 targato Roma

La kermesse organizzata dall’Interactive Advertising Bureau fa il punto sull’advertising on line: un mercato che si avvia a valere un miliardo di euro e che sempre più viene scelto dalle aziende per comunicare e farsi conoscere

Circa 2500 professionisti e operatori del settore, 18 aziende leader nel business della pubblicità in Rete, uno spazio espositivo di 2 mila metri quadri e un mercato che si avvia a toccare il miliardo di euro, avvicinandosi a una quota vicina al 10 per cento del fatturato complessivo dell’advertising.

Sono questi i numeri di IAB 2008 – edizione romana, il forum sulla pubblicità on line, che si è tenuto oggi presso il salone delle Fontane dell’EUR. La più importante kermesse sul web addvertising, organizzata dall’Interactive Advertising Bureau, che per quest’anno lancia anche nella Capitale il suo consueto appuntamento annuale milanese con i professionisti e le aziende del settore. Allo IAB aderiscono più di 100 aziende con sede in Italia che operano su internet.

Forum Roma 08 si è aperto con l’intervento di Layla Pavone, presidente IAB. In sala poi hanno preso la parola Marco Montemagno, giornalista e conduttore di Reporter Diffuso (SKY TG24), Vito Di Bari, docente del Politecnico e della Bocconi di Milano, Enrico Gasperini, presidente Audiweb. Poi spazio agli investitori e ai gruppi ed alle agenzie di settore: da Tiscali.adv, ad Ad Maiora, Niumidia e NetBooster.

All’interno dell’evento due tavole rotonde, nella mattina quella su ‘’Le strategie degli investitori pubblicitari sui media interattivi’’, moderata da Fabiano Lazzarini, neo-general manager di IAB Italia e la seconda su ‘’Le caratteristiche della pubblicità online: elemento chiave del marketing-mix‘’, moderata da Mauro Lupi vicepresidente di IAB Italia e Presidente di AD Maiora.

fonte: adnkronos.com

La pubblicità online vale un miliardo di euro

Layla Pavone alla prima edizione romana di Iab Forum sostiene che i grandi portali sono come il prime time di Internet

Spot come in tv, non solo banner: la prima edizione romana di Iab Forum fa il punto sull’advertising online e vede rosa nell’a pubblicità in Rete. Iab Forum prevede i video come modello vincente dell’advertising grazie alla diffusione della banda larga. Digital Divide permettendo, aggiungiamo noi:. “La banda larga è sicurante la carta vincente” afferma Layla Pavone, presidente dell’Interactive Advertising Bureau. Layla Pavone è ottimista: la pubblicità online vale un miliardo di euro; gli investimenti sul web cresceranno al ritmo del 40% ogni anno contro il 2-3% dei media tradizionali. Layla Pavone ad AdnKronos sostiene che i grandi portali sono come il prime time di Internet.

Il business nel settore ammonta a 690 milioni di euro nel 2007 e raggiungerà i 960 milioni entro dicembre, con un incremento del 40%, che si dovrebbe ripetere anche nel 2009.

La pubblicità online dovrebbe attestarsi al 10% del totale già nel 2009. In crescita saranno poi l’advertising per i social media e video.

Solo ieri Audiweb ha affermato che sono 24 milioni gli italiani che si sono connessi a Internet a marzo, con un aumento del 5% rispetto a febbraio. Rispetto al 2003 Internet è salita invece del 145% in termini di uso.

fonte: vnunet.it

Adv online, Gartner conferma il trend positivo

Le strategie di advertising a lungo termine indicano un orientamento verso i canali digitali, più basso rischio. Le valutazioni Gartner confermate dagli interventi allo IAB Forum

A poche ore dalla conclusione della seconda edizione romanda dello IAB Forum, torniamo a parlare di pubblicità online, un filone sempre più appetibile per inserzionisti, operatori e aziende. Il 10% della spesa “adv” 2008 complessiva ( un miliardo di euro ) è attribuibile infatti al canale Internet.

Un trend in forte crescita che viene confermato dalle ultime ricerche Gartner, che confermano cifre e tendenze salite analizzate in questi giorni nel corso degli interventi in programma allo IAB Forum.

Il motivo della crescita va ricercato nella crisi e nelle pressioni economiche che stanno generando un ripensamento delle strategie da parte di inserzionisti e media company.

Il motto degli inserzionisti apre diventato “ridurre i rischi e aumentare le vendite” e per questo le strategie a lungo termine prevedono lo spostamento dai canali tradizionali a quelli digitali.

Anche i prodotti di fascia alta e strategia come advertising su video interattivi sono emergenti ma, secondo gli analisti, potrebbero non soddisfare le esigenze.

In base alle previsioni di Gartner, ribadite allo IAB Forum che si chiude oggi, la spesa in advertising online continuerà a crescere del 15%.

L’esigenza primaria è quella di formare in modo adeguato buyer, venditori e intermediari, come ribadito negli interventi dell’evento romano e, in particolare, dalle tavole rotonde intitolate “Le strategie degli investitori pubblicitari sui media interattivi” e “La pubblicità online: elemento chiave del marketing-mix”, incentrate sul tema degli investimenti web.

fonte: pmi.it

Corporate blogging, internet advertising e digital PR

Perché mai le imprese dovrebbero interessarsi ai blog, ai social network e alle nuove applicazioni web 2.0? I manager che conoscono la risposta sono sempre più numerosi: alcuni se ne sono occupati con la giusta attenzione e ne hanno tratto un sensibile vantaggio di immagine per la propria organizzazione; altri se ne sono disinteressati, solo per scoprire come si può mettere a repentaglio la credibilità della propria azienda se si sottovaluta l’importanza di un fenomeno che cresce a ritmi straordinari.

Il nuovo potere dei consumatori – Digital PR
Se ne parla oggi (6 Maggio) per la prima volta a Roma, la quarta edizione del seminario annuale di Digital PR: “Il nuovo potere dei consumatori sul Web“. “I casi presentati vedono anche in quest’occasione grandi nomi aziendali (Pirelli, Telecom Italia, L’Oréal, Microsoft, ecc.) ma anche sessioni più didattiche come quella del Professor Davide Bennato (Università “La Sapienza”) e quella di Luca Belloni di Millward Brown che presenterà l’indagine annuale realizzata in collaborazione con Digital PR sull’influenza degli User-generated Media sulla propensione all’acquisto di beni e servizi”.

I blog sono un elemento decisivo dell’innovazione nella comunicazione tra le aziende e i loro pubblici e il passaparola che ha luogo nella blogosfera è un generatore di spirito critico e di informazioni alternative con il quale le aziende devono fare i conti.

Ne è un esempio Microsoft che, decidendo di offrire ai dipendenti la possibilità di tenere un blog sulla propria attività (Mclips), ha valorizzato enormemente la componente umana dell’azienda, riuscendo in parte a far dimenticare l’immagine di gigante cattivo, che si era conquistata grazie alle pratiche di anti-concorrenziali che gli hanno permesso di diventare il monopolista di fatto nel settore dei sistemi operativi. Partecipare consapevolmente alla conversazione sta diventando sempre di più una leva competitiva per molte aziende.

Il corporate blogging
Il corporate blogging può assumere molte forme diverse che dipendono in gran parte da chi partecipa alla conversazione e dagli interlocutori che si intende raggiungere. Per esempio, Samsung Italia ha convertito in blog l’area ufficio stampa del proprio sito istituzionale, Fiat preferisce avere dei blog per promuovere il prodotto, Telethon lascia la parola ai ricercatori che beneficiano dei finanziamenti, PassPack usa il blog per coinvolgere gli utenti nell’innovazione del proprio servizio.

Come in ogni conversazione, si inizia ascoltando quello che già dicono i nostri interlocutori e si impara a conoscerli, per capire chi sono, quali sono le loro aspettative e perché parlano di un’azienda o dei temi che sono rilevanti per un’organizzazione. Solo a questo punto, è possibile elaborare una strategia di partecipazione, che può andare da interventi semplici e poco intrusivi come lasciare commenti, all’apertura di blog gestiti dalle funzioni che si occupano di comunicazione, fino al governo di reti di blogger aziendali.

IAB FORUM ROMA 2008
Trasferta capitolina anche per lo IAB Forum, il 7 maggio, presso il Salone delle Fontane (via Ciro il Grande, 10). “IAB Italia ha deciso di organizzare un’edizione di IAB FORUM anche a Roma per raggiungere in maniera più capillare le aziende e gli investitori pubblicitari dell’area Centro-Sud Italia, nonché coinvolgere il mondo istituzionale ed amministrativo romano”.

Google, internet e il mercato dell’automobile
Una ricerca di Google sul rapporto tra internet e il mercato dell’automobile, verrà presentata il 13 Maggio a Milano presso gli uffici Google di Corso Europa 2. Interverranno: Roberto Brenner, Industry Leader Automotive e Travel di Google Italia e sarà presente anche Massimo Borio, Direttore Marketing di Citroën Italia che illustrerà un caso reale dei vantaggi derivati dall’uso degli strumenti web più innovativi.

“Conversazioni senza veli” il seminario sul corporate blogging
Il seminario “Conversazioni senza veli”, organizzato da Elastic e in programma a Roma il 20 maggio 2008, inquadra il fenomeno dei blog dal punto di vista delle aziende con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti concettuali e operativi necessari a definire una strategia per il loro impiego nell’ambito della comunicazione d’impresa e del marketing.

Docente Nicola Mattina, fondatore e presidente di Elastic, società di consulenza manageriale che si occupa di progettare, sviluppare e gestire sistemi di relazioni basati sui media sociali. Collabora regolarmente con Nova 24 e tiene corsi e seminari sui temi della comunicazione d’impresa e i social media.

I casi di studio sono presentati da esperti di comunicazione e di media sociali. Nelle scorse edizioni hanno partecipato Vincenzo Cosenza, responsabile della sede romana di Digital Pr (Hill & Knowlton), ha lavorato in Microsoft Italia occupandosi di marketing competitivo e relazioni pubbliche; Giuseppe Currà, responsabile delle media relation di Vodafone; Mafe de Baggis, consulente, consulente, negli ultimi anni ha lavorato alle community di Radio 105, Radio Montecarlo, Grazia e Style.

Ai lettori di 7th Floor la partecipazione al Workshop “Conversazioni senza veli” è offerto a un prezzo speciale. Chi fosse interessato può scaricare il modulo informativo e di registrazione con il nostro codice:
elastic-workshop-per-7th-floor.pdf

fonte: 7thfloor.it

Raccontare il marketing online

Si terrà il prossimo 6 maggio nella capitale la quarta edizione del seminario Il Nuovo Potere dei Consumatori sul Web, organizzato da Digital PR con il sostegno di Microsoft Digital Advertising Solutions e Dow Jones. Un’occasione pensata per i responsabili di marketing e relazione esterne per fare il punto sullo stato dell’arte nella pratica online, anche grazie alla presenza di relatori esperti. Grazie al contributo, tra gli altri, del professor Davide Bennato dell’Università La Sapienza o di Luca Belloni di Millward Brown, verranno presentati i casi di grandi aziende quali Pirelli, Telecom Italia, Microsoft, L’Orèal, che scelgono il web come strumento di comunicazione.Sarà anche presentata l’indagine annuale, realizzata in collaborazione da Digital PR e Millward Brown, “sull’influenza degli User-generated Media sulla propensione all’acquisto di beni e servizi”. “L’appuntamento è quindi l’ideale, non solo per chi vuole capire come le aziende possono ascoltare e comunicare con gli utenti – spiegano gli organizzatori in una nota – ma anche, per chi vuole approfondire da un punto di vista più teorico le dinamiche attraverso le quali queste conversazioni si generano e si propagano nel web”.

fonte: punto-informatico.it

Mobile Advertising

Il Rapporto di Juniper ResearcMobile Advertising. Delivery channels, strategies & forecasts 2008-2013” analizza il mercato del Mobile advertising focalizzando i 7 punti chiave del marketplace: sms, mms, in-content download, on-portal, mobile internet e mobile tv.

Lo studio mostra le attuali opportunità applicative che ognuno di questi canali genera nell’Industria del mobile e sul panorama della comunicazione mobile, esplorando le strategie di business che meglio di altre garantiscono ritorni economici crescenti.

Un panorama analizzato regione per regione, in otto macroaree con tabelle riassuntive, previsioni quinquennali fino al 2013, analisi comparative sul mercato globale dei mobile ads e le dimensioni dei diversi segmenti di mercato.

Il Rapporto di Juniper Research fornisce inoltre un dettagliato profiling dei principali key palyers posti sulla catena del valore. Delineando percorsi aziendali strategici per i maggiori brands, agenzie pubblicitarie, fornitori di contenuti e operatori.

fonte: key4biz.it

Recensione del nostro sistema di invio sms all’interno del circuito www.smsAd.it

http://www.onemobile.it/28/04/2008/sms-gratis-da-cellulare-si-grazie-1/