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E’ finita l’età dell’oro del New York Times

Quando si parla di New York Times i vecchi giornalisti in pensione si tolgono il cappello. E’ un quotidiano che ha fatto cambiare la linea tattica a molti presidenti statunitensi, che ha avuto le migliori firme di questa nazione. Insomma un colosso, come si dice. E pensare che, in fondo, è un giornale “locale”, nel senso che viene venduto soprattutto a New York City, nello Stato di New York ed in altri paesi tutto attorno. Quando andavo a Los Angeles,o a San Francisco o a Miami per lavoro,facevo fatica per trovare una copia del Times (che comunque era vecchia di un giorno).

Negli Stati Uniti il cittadino preferisce spesso leggere il giornale del luogo. Questo è un fatto assodato. Il New York Times era riuscito a vendere un milione di copie al giorno. Oggi è sceso a 700 mila copie. Intanto la notizia è questa: nell’ultimo trimestre le entrate per la pubblicità del Times sono scese del 12%. Il colosso comincia a tremare. Il giovane David sta per usare la fionda che abbatterà il gigante. Non solo il New York Times ma anche gli altri “dei” della carta stampata: Chicago Tribune, Washington Post, Los Angeles Times. Tutti hanno già cominciato  a tirare la cinghia. I favolosi stipendi del NY Times sono una cosa del passato, così come l’uso di aerei privati per i loro inviati.

Signori, il giornale è morto ma ci vorrà un po’ di tempo prima che il cadavere si raffreddi. Insomma, enormi guai finanziari per il news business. Bene, ma e allora? Sappiamo bene chi è il novello David che prendera’ il posto della carta stampata:sara’ l’internet. Al 31 marzo 2008 usavano l’international network 1.403 miliardi di persone, secondo il dato raccolto dalla Internet World Stats. C’è da credere che gli ultimi a morire in questa strage cartacea saranno i giornali “locali”,quelli dei paesi e paesini (in USA ce ne sono piu’ di 3 mila). I giornali che escono nel pomeriggio e sono letti per esempio dagli agricoltori la sera dopo la cena, mentre fumano la pipa.

Oppure dagli insegnanti che sono stati tutto il giorno a scuola, o le donne che hanno finalmente tempo per leggere le lettere dei lettori (tante e spesso molto interessanti). Questi giornali non vivono delle vendite, però danno la possibilità ai negozi del paese, ai locali del bingo e delle scommesse sui cavalli, alle sale cinematografiche,di fare pubblicità. E’ la pubblicità che tiene in vita i quotidiani paesani. In questi paesi Internet attira soprattutto i giovani, perchè li tiene infomati sullo sport,musica,cinema,sugli ultimi amori di Britney Spears e di quella giovane attrice che tutti considerano ancora vergine… Bene. Internet ha almeno cento anni di felice vita prima che un’altra esplosione tecnica mandi tutti a casa.

fonte: www.affaritaliani.it

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