Menu' principale:

Ricerca

Categorie

aprile: 2024
L M M G V S D
« ago    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  

Archivio

Un italiano su 4 pagherà col cellulare

Succederà in tre anni. La stima è del Politecnico di Milano che ha presentato uno studio sui nuovi sistemi di pagamento

Non ci vorrà molto, tre anni al massimo, e un italiano su 4 utilizzerà il cellulare per effettuare pagamenti. Lo prevede l’Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, che ha presentato ieri i risultati di uno studio condotto a livello mondiale ma con un occhio di riguardo al nostro Paese.

Filippo Renga, responsabile della ricerca, rileva che “con i cellulari di nuova generazione stimiamo che nel giro di 2-3 anni circa un quarto degli italiani potranno utilizzare il cosiddetto mobile payment contacless”, mentre finora è stato il più tradizionale Sms la tecnologia trainante nel settore.

Strada in salita, comunque, perché, sottolinea il responsabile scientifico dell’Osservatorio, Alessandro Perego, il mobile payment in Italia è ancora in fase embrionale ed è necessario fare cultura fra i negozianti: “Per aiutare la diffusione di questi modelli di pagamento vanno affrontati diversi problemi, fra cui gli ambiti applicativi più promettenti, la percezione dei consumatori, il punto di vista degli esercenti, l’articolazione della filiera dell’offerta, la sicurezza nelle transazioni e il quadro normativo”.

In Italia alla fine del 2009 sono state identificate 26 applicazioni di mobile remote payment (i servizi che consentono di effettuare un pagamento a distanza tramite rete cellulare), quali il pagamento dei parcheggi o la ricarica di una smart card per il video on demand su tv digitale terrestre.

Uno solo invece è il progetto sperimentale di mobile proximity payment, che riguarda i servizi in cui il pagamento viene effettuato utilizzando le etichette Rfid e la tecnologia Nfc (Near Field Communication) come la spesa in un punto vendita della grande distribuzione o il pagamento del biglietto dell’autobus. Il mancato decollo di questo sistema – che appare il più promettente e anche il più semplice da utilizzare – è legato a problemi hardware: occorrono cellulari con il microchip Rfid integrato (e fino ad ora si ha notizia solo di un paio di modelli Nokia) e lettori di prossimità (come quelli presenti sugli autobus per gli abbonati con tessera digitale).

Rispetto al 2008 i servizi di mobile remote payment sono aumentati del 13%, da 69 a 78. Quello che riscuote la maggior simpatia da parte del pubblico riguarda il parcheggio (42%). Seguono a ruota i servizi nel settore dell’intrattenimento (17%) grazie soprattutto a Sky e Mediaset Premium che offrono il pagamento della Tv pay per view tramite Sms – e il pagamento delle ricariche telefoniche (14%).
Il sistema maggiormente utilizzato resta quello che fa capo agli Sms (77% dei servizi analizzati).

Stadio embrionale, quindi, ma è pur sempre un inizio. Servizi ai blocchi di partenza li considerano i ricercatori del Politecnico. E l’ottimismo lo giustificano, come sottolinea Alessandro Perego, con i risultati della loro ricerca: “Sono oltre il 40% gli italiani che si dichiarano molto attirati dalla proposta di un servizio a pagamento con telefonino che sia rapido, sicuro, facile da usare. E questo lascia ben sperare nella veloce diffusione dei servizi di mobile proximity payment non appena il sistema di offerta li renderà disponibili”.

fonte: cellulare-magazine.it

Scrivi un commento